Inauguriamo una serie di conversazioni con professionisti freelance che collaborano con noi da tempo. Vogliamo infatti raccontare il mercato IT dal punto di vista di chi lo vive ogni giorno, tra consegne, integrazione nei team, contratti da negoziare e scelte professionali.
Intervista a Lorenzo, Backend & Cloud Engineer Freelance
Lorenzo, da quanto tempo lavori come freelance e cosa ti ha portato a questa scelta?
Non è stata una decisione impulsiva. Lavoravo come dipendente, in un contesto solido, ma con il tempo ho sentito il bisogno di avere più autonomia sul tipo di progetti e sull’evoluzione delle mie competenze. Essere freelance non è solo “libertà“, è anche responsabilità: significa scegliere consapevolmente dove investire il proprio tempo, e soprattutto imparare a dire di no quando un contesto non riconosce il valore del lavoro tecnico.
Com’è oggi il mercato per un freelance tecnico esperto in backend, cloud e DevOps?
Le aziende cercano professionisti che portino risultati concreti, che sappiano integrarsi velocemente nei team e comprendere il contesto, non solo scrivere codice. Vedo una differenza netta: chi ha competenze profonde e visione viene coinvolto in modo serio, chi rimane su skill generiche rischia di spostarsi da un progetto all’altro senza crescita reale.
Quali sono le sfide reali del freelance, al di là dell’entusiasmo iniziale?
La parte tecnica è solo una parte del lavoro. La difficoltà vera è mantenere continuità professionale, scegliere contesti di valore e non trovarsi incastrato in progetti gestiti male. C’è anche un aspetto di isolamento: sei dentro ai team, ma non appartieni mai del tutto. E se ti affidi a interlocutori improvvisati rischi di ritrovarti con contratti confusi, poca trasparenza e margini poco chiari.
Quanto è importante, in questo, il modo in cui viene gestita la selezione dei freelance?
Fa tutta la differenza. Capisci subito se dall’altra parte c’è un processo serio o solo una corsa ai CV. Nel mio caso, quello che ho apprezzato di ProActivity è che non si limitano a “inoltrare profili”, ma fanno una selezione tecnica ragionata, con domande precise e reale attenzione alle competenze. Si percepisce che viene fatto scouting con criterio, sia dal punto di vista professionale che umano. Questo per noi freelance è importante perché significa essere presentati ai clienti con cognizione di causa, non inseriti a caso in un giro di candidature.
Cosa distingue davvero un partner affidabile da una semplice agenzia di intermediazione?
La professionalità si vede nelle cose concrete: trasparenza sulle condizioni, contratti chiari, tempistiche rispettate e pagamenti puntuali. Un partner non ti tratta come un nome in elenco, ma cura il rapporto anche dopo l’ingresso nel progetto, rimanendo un riferimento in caso di necessità. Non serve essere invadenti, basta essere presenti con serietà e coerenza. Questo, nel lungo periodo, vale più di qualsiasi promessa commerciale.
La famosa “libertà del freelance”: mito o possibilità reale?
Esiste, ma va guadagnata. La libertà arriva solo quando hai un metodo, quando scegli i progetti giusti e quando hai intorno interlocutori affidabili. Altrimenti rischia di diventare instabilità: tanti cambi, poca direzione. Il punto non è lavorare tanto, ma lavorare con continuità e qualità.
Guardando avanti, cosa serve per restare solidi nel mercato nei prossimi anni?
Non inseguire ogni trend, bensì consolidare le proprie competenze e costruirsi una reputazione. Le aziende riconoscono chi porta valore reale, non chi colleziona certificazioni o sigle nel CV. Credo che nei prossimi anni vincerà chi saprà unire competenza tecnica, visione e affidabilità professionale.
In ProActivity, crediamo nel ruolo cruciale che i professionisti come Lorenzo avranno nel plasmare il futuro del lavoro tech. Con il nostro processo di selezione strutturato e accurato, assicuriamo un match perfetto tra i freelance e le aziende in cerca di talenti. Vogliamo costruire un ecosistema dinamico, intelligente e resiliente, in grado di andare oltre agli schemi del recruiting tradizionale. Non siamo semplici intermediari, bensì il catalizzatore strategico che permette alle aziende di innovare e scalare con agilità e precisione. Contattaci per scoprire il nostro approccio
